SVEZZAMENTO E AUTOSVEZZAMENTO: COSA SONO E COME FUNZIONANO?

L’ autosvezzamento (tecnicamente “alimentazione complementare a richiesta”) consiste nel rimettere il bambino al centro dello svezzamento, affidandosi alla sua capacità innata di autoregolazione.

In cosa consiste l’autosvezzamento?

Quali alimenti prediligere?

Lo stile alimentare dei genitori influenzerà quello del proprio bambino, per cui è rilevante fare scelte salutari nel momento dell’acquisto dei cibi; ad esempio prediligendo gli alimenti a filiera corta, dando preferenza ai vegetali piuttosto che ai derivati animali, proponendo al bambino numerose porzioni al giorno di frutta e verdura di stagione, e limitando l’assunzione di zuccheri semplici.
È dimostrato che le esperienze alimentari precoci hanno un ruolo centrale nella varietà della dieta dei bambini più grandi, per cui esporre i bambini dal sesto mese di vita in poi a tutta la varietà dei sapori contribuirà a un’alimentazione più varia e più sana.

Per svezzamento  si intende la prima introduzione, nella dieta del lattante, di un alimento che non sia il latte (materno o artificiale) e di una dieta che sia solida o semisolida. Rappresenta una tappa fondamentale nella vita alimentare del bambino poiché si è visto come una corretta alimentazione possa prevenire patologie croniche che possono svilupparsi in età successive: l’ipertensione, l’obesità e l’aterosclerosi ad esempio. Generalmente lo svezzamento avviene con la introduzione di una prima pappa al posto di un pasto di latte. È oggi comunemente condiviso che l’epoca dello svezzamento si ponga attorno al 5°-6° mese di vita, quando si pensa che l’organismo sia ormai maturo ad acquisire alcune funzioni: l’adattamento del rene al nuovo carico di soluti, la maturazione della barriera intestinale a contrastare allergie alimentari, la capacità di alcuni enzimi a digerire le sostanze introdotte e lo stesso sviluppo neurologico del bimbo a mantenere un buon controllo del capo per essere imboccato e accettare il cucchiaino. La finalità dello svezzamento è infatti quella di introdurre nuove sostanze in un’epoca in cui iniziano a essere insufficienti, quantitativamente e qualitativamente, alcuni nutrienti garantiti dal latte materno fino a questa età (ferro, zinco, acidi grassi essenziali…), di abituare il bambino ad assumere alimenti nuovi e diversificati e di sviluppare una nuova modalità di assunzione del cibo.

Gli alimenti per lo svezzamento sono di origine vegetale (cereali, ortaggi, frutta e olio) e di origine animale (carne e formaggio).
I cereali contenenti glutine (frumento, orzo, segale, avena) non devono essere somministrati all’inizio, ma solo dopo i 6-7 mesi di vita, mentre quelli privi di glutine (riso, mais, tapioca) sono particolarmente utili per la loro digeribilità, il basso potere allergenico, lo scarso contenuto in grassi e l’alta fonte di zuccheri complessi che rappresentano: vengono generalmente somministrati sotto forma di creme o farine. La carne è l’alimento fondamentale in questo primo anno, per la ricchezza di proteine, di minerali come ferro e zinco e di vitamine del gruppo B. Inizialmente viene somministrata sotto forma di liofilizzato di carne, altamente digeribile e facilmente conservabile, e successivamente come omogeneizzato o come carne fresca, cucinata dalle mamme. L’olio di oliva è particolarmente indicato per l’apporto dei suoi acidi grassi essenziali e per la sua digeribilità. Il brodo di verdura rappresenta poi una base ideale dello svezzamento per il suo contenuto in sali minerali e in vitamine. I formaggi, in particolare il parmigiano e il grana padano, forniscono proteine e acidi grassi facilmente digeribili e calcio e fosforo ad alto assorbimento.
La modalità con cui deve essere introdotta la prima pappa gioca poi un ruolo importante per la sua accettazione è chiaramente il momento di passaggio da un alimento dal sapore dolce  come è il latte, ad un altro alimento più consistente e dal sapore nuovo: occorre molta gradualità nel proporre questi alimenti, ad uno alla volta, e molta pazienza e perseveranza perché venga definitivamente accettata questa novità. È opportuno usare anche una certa determinazione per non recedere subito al primo rifiuto.

Le cose assolutamente da non fare durante lo svezzamento

  • non  aggiungere sale
  • non  aggiungere zucchero prima dei 2 anni
  • non aggiungere miele prima dei 2 anni
  • evitare la cioccolata
  • alimenti industriali non specificamente preparati per i lattanti

 

Voi quali esperienze avete avuto con i vostri bambini?